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cake
Cake day: June 10th, 2023

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  • The only alternative I know of that goes close to what FreeIPA does (minus the cert part) is kanidm. It does:

    • oauth2
    • ssh key distribution
    • RADIUS
    • PAM/SSSD
    • LDAP

    I just noticed they have a beta for multimaster replication, which is nice.

    I use it at home. Note, though, that it does not do any hand-holding, and all configuration is done through CLI. Also note, there are docs for the stable or dev branch and there sometimes are big differences between the two.







  • Hey there! I’m also a fellow Reddit expat, deleted my logins in the day the API limits went into effect.

    I’m coming from a long pause in activity, I’m planning to try some SOTA once the weather gets a bit warmer.

    I’m the proud owner of a IC-706mk2G with a couple of blown caps (I really hope the FETs are okay) and a bunch of handhelds. 73 de IV3BSI


  • I also moved away my domains and the ones of the hackerspace I manage, mainly to:

    • infomaniak (Switzerland): a bit too pushy with extra services, but not bad
    • openprovider (NL): more geared towards bulk users, have to prepay (min 20€), but okay so far
    • aruba: meh, but free mailboxes are nice

    I also use Migadu, they have been great so far!

    desec.io for DNS, also great and supported by Traefik for DNS-01 ACME challenge.








  • Ma di che libro parli? Non mi pare sia un testo scientifico… niente di tutto ciò fa parte della scienza moderna della chimica, mi pare più qualcosa legato a filosofia, alchimia e misticismo.

    I concetti da te espressi hanno significato sfuggevole, che non si presta, secondo me, ad un’analisi “moderna” (post Popper). Non possiamo sviluppare una discussione sensata se non definisci cosa intendi per “struttura atomica che trascende la dimensione in un elemento che ne fa parte o la controlla”, cosa a me non soltanto ignota, ma proprio priva di significato!

    Infine, da quanto ne so io (che non sono un chimico), la chimica studia gli elementi della tavola periodica, molecole formate da essi e materiali, e le proprietà di tutti questi, sviluppando teorie sulla composizione e sulle loro interazioni.


  • Non riesco a trovare una fonte della tua citazione, ma comunque non importa molto… non sono le citazioni che fanno la scienza (a parte quelle dei paper 😃)!

    Non capisco perché parli di chimica, che poco c’entra con i quattro elementi di Aristotele. In chimica si parla di etere, ma è una sostanza organica e non c’entra nulla con tutto questo. Inoltre, non ricordo si parlasse di “elementi fondamentali” in chimica 1, intendi forse gli elementi della tavola periodica?


  • La curiosità è molto lodevole, ma come dice Tim Minchin in una delle sue canzoni, “if you open your mind too much your brain will fall out”: bisogna accompagnare spirito critico alla propria curiosità, altrimenti non si arriva alla verità.

    Non è un caso che le idee si ripetono nel tempo, i nomi vengono “riutilizzati”, l’Etere di Aristotele era qualcosa di intangibile, e quindi anche la teoria “più moderna” dell’etere luminifero ha riutilizzato lo stesso termine per indicare però qualcosa di diverso.

    Ovviamente poi ci sono i modi di dire, “via etere” appunto si riferisce all’etere luminifero nel quale si ipotizzava si propagassero luce e onde radio. Ipotesi che è stata scartata proprio grazie all’esperimento che ho linkato sopra. Lo stesso esperimento ha poi sostenuto anche la teoria della relatività ristretta.